Giudizio di fine COME: regole chiare per i dati personali su Internet!

La CGE specifica il termine "dati personali" e la sua elaborazione per la pubblicità personalizzata. Gli attuali sviluppi sul GDPR.
La CGE specifica il termine "dati personali" e la sua elaborazione per la pubblicità personalizzata. Gli attuali sviluppi sul GDPR. (Symbolbild/ANAG)

Giudizio di fine COME: regole chiare per i dati personali su Internet!

Il 26 aprile 2025, la Corte europea di giustizia (europea) ebbe un giudizio pionieristico che riguarda l'elaborazione dei dati personali nel contesto della pubblicità personalizzata. Secondo

diritti dei consumatori

I requisiti più rigorosi in merito al consenso all'elaborazione dei dati includono che ciò deve essere concesso volontariamente. Ciò richiede un consenso separato per elaborazioni diverse. Un consenso a tasso piatto è inammissibile. Consumatori: all'interno hanno diversi diritti essenziali che sono chiaramente ancorati nel GDPR. Questi influenzano, tra le altre cose:

  • Diritto alle informazioni e alle informazioni: Prima della raccolta dei dati, gli utenti devono essere informati sui dati e sul suo scopo.
  • Diritto alla correzione e alla cancellazione: i consumatori possono richiedere la correzione di dati falsi o rivendicare il loro diritto a "dimenticato".
  • Consenso: è richiesto un consenso comprensibile e accessibile per l'elaborazione dei dati.
  • Diritto di revocare: Il consenso può essere revocato in qualsiasi momento senza dare motivi.
  • Diritto all'oggetto: utente: all'interno può obiettare all'elaborazione dei dati indesiderati.

Un ambiente di retto di destra modificato esorta le aziende a ripensare le loro procedure di elaborazione dei dati al fine di soddisfare i nuovi requisiti. È necessaria la nota per il principio di posizione del mercato, che prevede che le aziende debbano adattarsi alle normative europee sulla protezione dei dati, indipendentemente da dove si basano. Ciò influenza il modo in cui la pubblicità e la gestione dei dati sono gestite in Europa.

Nel complesso, il giudizio della Corte di giustizia europea mostra che la protezione dei dati nell'UE non deve solo essere percepita come un obbligo legale, ma anche come parte essenziale dell'esperienza dell'utente e dell'autodeterminazione. Gli sviluppi nell'area della pubblicità conforme alla protezione dei dati sono solo all'inizio e resta da vedere come aziende e consumatori: all'interno reagirà a queste sfide.

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