Hamas offre un nuovo accordo sugli ostaggi: 10 vite per i prigionieri palestinesi!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Hamas offre un nuovo accordo sugli ostaggi durante i negoziati per il cessate il fuoco con Israele; La mediazione statunitense gioca un ruolo centrale.

Hamas bietet neuen Geisel-Deal während Verhandlungen über Waffenruhe mit Israel an; US-Vermittlung spielt zentrale Rolle.
Hamas offre un nuovo accordo sugli ostaggi durante i negoziati per il cessate il fuoco con Israele; La mediazione statunitense gioca un ruolo centrale.

Hamas offre un nuovo accordo sugli ostaggi: 10 vite per i prigionieri palestinesi!

La situazione nella Striscia di Gaza resta tesa mentre Hamas avanza una nuova proposta di accordo sugli ostaggi. Forte Immagine L'offerta prevede la liberazione di dieci ostaggi vivi e di 18 morti. Ciò avviene in cambio del rilascio di un “numero concordato” di prigionieri palestinesi dai centri di detenzione israeliani. Inoltre, Hamas chiede un “ritiro totale” delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza.

Questa proposta è una risposta al piano dell’inviato speciale americano Steve Witkoff, che sta organizzando i negoziati per conto del presidente americano Donald Trump. In una dichiarazione ottimistica, Trump ha sottolineato che le parti in conflitto sono “molto vicine” a un accordo. Israele ha già accettato la proposta americana di un cessate il fuoco di 60 giorni in base al quale verrebbero rilasciati 125 palestinesi e 1.111 persone di Gaza.

Reazioni e accuse politiche

Tagesschau.

Intanto in Qatar proseguono le trattative sui dettagli tecnici del cessate il fuoco. Il portavoce di Hamas Issat al-Rishk ha respinto le accuse contro il gruppo e ha sottolineato che Hamas è impegnata a rispettare l'accordo di cessate il fuoco.

Sviluppi futuri e possibili scenari

Un altro aspetto dell'accordo riguarda la liberazione prevista di 33 ostaggi nella prima fase in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi. L'intero processo è mediato da Egitto, Qatar e Stati Uniti, mentre nella prima fase dovrebbero essere negoziati anche i termini di un'eventuale seconda fase. Questo riporta ZDF.

Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è entrato in vigore il 19 gennaio 2025, con un ritardo di quasi tre ore causato da motivi tecnici come la tardiva trasmissione delle informazioni da parte di Hamas. In questa prima fase verranno rilasciati circa 90 prigionieri palestinesi non coinvolti nel massacro del 7 ottobre 2023. Fortunatamente, si prevede che il cessate il fuoco migliorerà anche le forniture alimentari per gli oltre due milioni di residenti della Striscia di Gaza.

In sintesi, la situazione nella Striscia di Gaza resta tesa e sia Hamas che il governo israeliano hanno posto condizioni chiare affinché i negoziati possano proseguire. I prossimi giorni potrebbero essere decisivi per determinare se è possibile una pace stabile o se i conflitti continueranno ad intensificarsi.